domenica 16 novembre 2025

UNA “CARMEN” STORICA A LIMA, IN PERÙ

 UNA “CARMEN” STORICA A LIMA, IN PERÙ


«Questa sera abbiamo veramente scritto la storia!» — ha dichiarato il tenore italiano Fabio Armiliato al termine della recita di Carmen nell’Arena di Plaza de Acho a Lima: uno dei più antichi edifici di questo genere al mondo e certamente il più antico delle Americhe.

Per la prima volta nella sua lunghissima storia, l’arena ha ospitato un’opera lirica, perfettamente adattata ai suoi spazi. 



La presenza di 8.300 spettatori, stipati in questo luogo magico, ha dato la misura del successo di una scommessa fortemente voluta da Merlin Comunicaciones e sostenuta dall’intraprendenza e dalla lungimiranza di imprenditori locali, con il supporto delle Istituzioni peruviane.


Un vero gemellaggio tra Cile e Perù, esempio mirabile del linguaggio dell’unione tra i popoli nel nome dell’arte, della musica e della cultura del bello, per condividere insieme emozioni davvero indimenticabili.



Tutti i presenti hanno espresso lo stesso pensiero: «una serata indimenticabile e di altissimo livello artistico».


La presenza di grandi star internazionali, come il tenore italiano Fabio Armiliato e il direttore d’orchestra Michelangelo Mazza, ha portato un valore aggiunto e arricchito ulteriormente la produzione, unendo la loro esperienza e classe a quelle degli altri eccellenti interpreti di questa edizione già entrata nel mito del Paese: il mezzosoprano brasiliano Luciana Bueno, una delle migliori Carmen del momento; il soprano cileno Constanza Olguín e il baritono cileno Patricio Sabadel.


La regia dello spettacolo — ideata da Gianpaolo Martelli e realizzata da Gonzalo Tomchowiack con i collaboratori di Merlin Comunicaciones — è stata concepita con grande intelligenza scenica, sfruttando in modo spettacolare i calli della corrida.


 Il palcoscenico, collocato al centro dell’arena, e l’orchestra, disposta su un lato insieme al coro (sostituito in scena da figuranti), hanno creato un impianto scenico di forte impatto visivo, arricchito da fondali proiettati che restituivano un’atmosfera pienamente credibile.


La Carmen di Luciana Bueno ha convinto per la vocalità sicura e il registro acuto impressionante, oltre che per la perfetta aderenza al ruolo.


 Fabio Armiliato, dal canto suo, ha portato in scena la sua grandissima esperienza, con un’interpretazione carismatica e piena di intensità drammatica, sostenuta da una vocalità ancora sorprendentemente integra e giovanile.


 Particolarmente apprezzata la dolcezza e il controllo dei fiati nel duetto con Micaela del primo atto.


La Micaela di Constanza Olguín ha colpito per la sensibilità interpretativa, soprattutto nella romanza del terzo atto, sorprendendo per il volume sonoro e la presenza scenica, perfettamente in linea con il carattere del personaggio. 


Il baritono Patricio Sabadel ha dato vita a un Escamillo di grande presa vocale e dal temperamento brillante, capace di conquistare la simpatia del pubblico. 


Da segnalare anche la partecipazione della bravissima chitarrista italiana Carlotta Dalìa.


Straordinario il lavoro del maestro Michelangelo Mazza, che ha diretto l’orchestra peruviana con bravura e con una sapiente capacità di gestione di una complessa macchina scenico-musicale: numerosi interpreti, spazi ampi, assiemi difficili e l’utilizzo, mai semplice, dell’amplificazione nella musica lirica. 


In questo caso, il risultato è stato ottimale grazie anche ai tecnici di Merlin Comunicaciones e alla collaborazione con i tecnici locali.


L’accoglienza del pubblico è stata entusiastica, con ripetute chiamate al proscenio per tutto il cast e un entusiasmo incontenibile. 


La volontà condivisa da tutti è quella di ripetere presto questa straordinaria esperienza, in un ambiente magico dal sapore esotico e ricco di forti suggestioni.


Complimenti a tutta l’organizzazione, che ha avuto il coraggio di affrontare — per la prima volta nella storia — un esperimento tanto ambizioso quanto perfettamente riuscito.


Dal nostro inviato per “Opera Columbia”.



noipernapolipress 

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